Nell’era digitale di oggi, l’efficienza e la velocità sono due componenti chiave per garantire un’esperienza utente eccellente sul tuo sito web. Un sito lento può allontanare i visitatori, influenzando negativamente il tuo ranking nei motori di ricerca, e, di conseguenza, riducendo le tue possibilità di successo online. Una delle strategie più efficaci per migliorare la velocità e le prestazioni del tuo sito web è l’utilizzo della cache.
Ma cosa significa esattamente “cache”? In termini informatici, la cache è una tecnologia che memorizza temporaneamente i dati utilizzati frequentemente per velocizzare l’accesso futuro.
Questo articolo ti guiderà attraverso le varie tipologie di cache che possono essere implementate su WordPress, illustrando come ciascuna può migliorare la velocità e l’efficienza del tuo sito.
Cache del browser
La cache del browser è uno dei tipi di cache più comuni che incontriamo quotidianamente durante la navigazione su Internet. Quando visiti un sito web per la prima volta, il tuo browser scarica diversi elementi della pagina web, come immagini, fogli di stile CSS e file JavaScript, e li memorizza localmente sul tuo computer. Questo processo consente al browser di caricare più velocemente la pagina in questione nelle visite successive, in quanto la maggior parte delle informazioni può essere recuperata dalla cache locale anziché dover essere nuovamente scaricata dal server web.
Per abilitare la cache del browser su WordPress, hai principalmente due opzioni: utilizzare un plugin o modificare direttamente il file .htaccess del tuo sito. Ecco come farlo in entrambi i modi:
Plugin WordPress browser cache
Ci sono numerosi plugin di WordPress che possono gestire la cache del browser. Alcuni dei più popolari includono W3 Total Cache, WP Super Cache e WP Rocket.
Ad esempio, ecco come potresti abilitare la cache del browser utilizzando W3 Total Cache:
- Installa e attiva il plugin W3 Total Cache dalla tua dashboard di WordPress.
- Vai a “Performance” nel menu a sinistra e poi seleziona “Browser Cache”.
- Controlla l’opzione “Enable HTTP (gzip) compression”.
- Controlla anche l’opzione “Set expires header”.
- Salva le modifiche.
Queste impostazioni diranno ai browser dei visitatori di memorizzare in cache i file statici del tuo sito, riducendo così il tempo di caricamento nelle visite successive.
Browser cache con .htaccess
Puoi abilitare la cache del browser aggiungendo alcune righe al file .htaccess del tuo sito. Ecco un esempio:
<IfModule mod_expires.c>
ExpiresActive On
ExpiresByType image/jpg "access 1 year"
ExpiresByType image/jpeg "access 1 year"
ExpiresByType image/gif "access 1 year"
ExpiresByType image/png "access 1 year"
ExpiresByType text/css "access 1 month"
ExpiresByType text/html "access 1 month"
ExpiresByType application/pdf "access 1 month"
ExpiresByType text/x-javascript "access 1 month"
ExpiresByType application/x-shockwave-flash "access 1 month"
ExpiresByType image/x-icon "access 1 year"
ExpiresByType application/font-woff "access plus 1 year"
ExpiresByType application/font-woff2 "access plus 1 year"
ExpiresByType application/vnd.ms-fontobject "access plus 1 year"
ExpiresByType application/x-font-ttf "access plus 1 year"
ExpiresByType font/opentype "access plus 1 year"
ExpiresDefault "access 1 month"
</IfModule>
#abilitare la compressione Gzip
<IfModule mod_deflate.c>
AddOutputFilterByType DEFLATE text/plain
AddOutputFilterByType DEFLATE text/html
AddOutputFilterByType DEFLATE text/xml
AddOutputFilterByType DEFLATE text/css
AddOutputFilterByType DEFLATE application/xml
AddOutputFilterByType DEFLATE application/xhtml+xml
AddOutputFilterByType DEFLATE application/rss+xml
AddOutputFilterByType DEFLATE application/javascript
AddOutputFilterByType DEFLATE application/x-javascript
</IfModule>
Queste righe di codice diranno ai browser dei visitatori di memorizzare in cache vari tipi di file per un periodo specifico di tempo.
Alcuni svantaggi nell’abilitare la cache del browser
Sebbene la cache del browser offra notevoli benefici in termini di velocità di caricamento e risparmio di larghezza di banda, è importante considerare anche alcuni potenziali svantaggi e difficoltà che possono sorgere.
- Contenuto obsoleto: Quando un sito web viene aggiornato con nuovi contenuti o modifiche al design, queste modifiche potrebbero non essere immediatamente visibili per gli utenti che hanno già visitato il sito a causa dei dati memorizzati nella cache del loro browser. Questo può portare a un’esperienza utente inconsistente, con alcuni utenti che vedono una versione del sito differente rispetto ad altri.
- Gestione delle modifiche: I file memorizzati nella cache del browser rimarranno lì fino a quando non scade il loro periodo di cache o fino a quando la cache non viene svuotata manualmente dall’utente. Questo significa che, se apporti modifiche importanti ai file del tuo sito (come CSS o JavaScript), dovrai utilizzare tecniche come la versioning dei file per assicurarti che i tuoi visitatori ricevano le versioni più aggiornate.
Page Caching
Il page caching è un altro metodo comune di caching utilizzato per migliorare le prestazioni dei siti web. Si tratta essenzialmente di salvare una versione statica dell’intera pagina HTML, riducendo quasi a zero l’accesso al database.
Quando un utente visita una pagina del tuo sito per la prima volta, il processo di generazione di quella pagina può richiedere diverse query al database per recuperare il contenuto, i commenti e altri dati. Il page caching memorizza la versione completa della pagina dopo la prima richiesta, così quando un altro utente visita la stessa pagina, la versione in cache viene servita, risparmiando tempo e risorse del server.
Questa tecnica è particolarmente efficace per i siti web con traffico elevato e per quelle pagine che non cambiano frequentemente. Tuttavia, c’è un trade-off: per le pagine che cambiano regolarmente o che hanno contenuti dinamici (come un carrello della spesa in un sito e-commerce), il page caching potrebbe non essere la soluzione ideale, a meno che non sia gestito in modo molto accurato.
Ci sono numerosi plugin WordPress, come WP Super Cache, W3 Total Cache e WP Rocket, che possono gestire il page caching. Inoltre, molti di questi plugin rilevano automaticamente quando una pagina viene aggiornata e svuotano la cache di quella pagina, assicurando che i tuoi visitatori vedano sempre la versione più recente.
Object Caching
La cache degli oggetti in WordPress è un metodo di caching che mira a ridurre il numero di interazioni con il database di WordPress. Normalmente, WordPress esegue numerose query al database per recuperare i dati necessari per generare una pagina. Questo può includere post, pagine, commenti, metadati, opzioni del sito e altro ancora. Questo processo può diventare piuttosto oneroso, soprattutto per i siti con un alto volume di traffico o con un gran numero di contenuti.
Il funzionamento della cache degli oggetti è semplice: quando WordPress esegue una query al database, il risultato viene memorizzato, o “cacheato”. Se la stessa query viene eseguita di nuovo in futuro, WordPress può prima controllare la cache degli oggetti per vedere se il risultato è già disponibile, risparmiando così il tempo e le risorse necessarie per interrogare nuovamente il database.
Questo può portare a un notevole miglioramento delle prestazioni, in particolare per i siti che richiedono un gran numero di query al database. Tuttavia, c’è un aspetto importante da considerare: la cache degli oggetti di WordPress è di natura transitoria, il che significa che svuota automaticamente la cache dopo un certo periodo di tempo o al termine della richiesta. Questo comportamento, tuttavia, può limitare l’efficacia della cache degli oggetti su hosting condivisi o su sistemi che non supportano la persistenza della cache.
Per questo motivo, la cache degli oggetti funziona particolarmente bene quando utilizzata in combinazione con servizi di caching persistenti come Memcached o Redis. Molti provider di hosting WordPress offrono questi servizi come parte dei loro piani, permettendo alla cache degli oggetti di rimanere attiva anche dopo il termine della richiesta, migliorando ulteriormente le prestazioni.
Esistono vari plugin che possono aiutare a gestire la cache degli oggetti in WordPress, come W3 Total Cache e WP Rocket. Questi plugin possono configurare e ottimizzare l’uso di servizi come Memcached o Redis, rendendo più facile per te ottenere il massimo dalle prestazioni del tuo sito. Se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo su come ottimizzare il database.
Database cache
Un altro strumento importante per ottimizzare le prestazioni di WordPress è la cache del database. Simile alla cache degli oggetti, la cache del database mira a ridurre il numero di richieste dirette al database di WordPress.
WordPress, come molti altri CMS, dipende in gran parte dal suo database per conservare e recuperare informazioni. Ogni volta che una pagina viene caricata, potrebbero essere necessarie molte query al database per recuperare informazioni come contenuti di post, commenti, metadati, impostazioni del tema, e così via. Questo può diventare molto intensivo in termini di risorse, specialmente per i siti con un gran numero di visitatori o con molte informazioni nel database.
La cache del database funziona memorizzando i risultati delle query al database. Quando una pagina viene caricata, prima di fare una query al database, WordPress controllerà se il risultato della query è già nella cache. Se è così, la risposta viene recuperata dalla cache, risparmiando tempo e risorse del server.
Object Caching vs Database cache
WordPress usa il sistema di “oggetti transitori” per memorizzare i dati di cache. Questi dati potrebbero essere il risultato di query al database, calcoli complessi o qualsiasi altra operazione che richiede tempo per essere eseguita. L’idea è che, salvando il risultato una volta, WordPress possa riutilizzare tali dati senza dover ripetere l’operazione originale, risparmiando così tempo e risorse.
Quando si parla di “cache degli oggetti” in WordPress, ci si riferisce tipicamente a questa funzionalità di caching integrata. Tuttavia, come ho menzionato prima, la cache degli oggetti in WordPress è transitoria per natura, cioè i dati memorizzati in cache vengono cancellati al termine della richiesta, a meno che non si utilizzi un sistema di cache persistente come Memcached o Redis.
CDN
Un Content Delivery Network (CDN) è una rete di server distribuita in molte posizioni geografiche che lavorano insieme per fornire contenuti web agli utenti in modo più rapido ed efficiente. Uno degli aspetti più importanti di un CDN è la sua capacità di memorizzare in cache i contenuti del tuo sito web.
I file più comunemente memorizzati in cache da un CDN includono file statici come CSS, JavaScript e immagini, ma alcune reti possono anche memorizzare in cache contenuti dinamici. Inoltre, la maggior parte dei CDN offre la possibilità di configurare le regole di caching per adattarsi alle esigenze specifiche del tuo sito.
Plugin di Cache per WordPress
Plugin di Cache per WordPress
I plugin di cache sono strumenti essenziali per migliorare le prestazioni del tuo sito WordPress. Essi possono gestire diversi tipi di cache, come la cache del browser, la cache del database, la cache degli oggetti e la cache delle pagine, riducendo il carico sul server e migliorando i tempi di caricamento del sito.
Esistono diversi plugin di cache per WordPress, ognuno con caratteristiche e funzionalità uniche. Ecco alcuni dei più popolari:
- W3 Total Cache: Questo è uno dei plugin di cache più completi disponibili per WordPress. Supporta tutti i tipi di cache menzionati in questo articolo e offre una serie di funzionalità avanzate, come il supporto per CDN, la minificazione dei file, e le impostazioni di cache mobile.
- WP Super Cache: Questo plugin, sviluppato dai creatori di WordPress, è più semplice e più facile da configurare rispetto a W3 Total Cache. Fornisce principalmente cache delle pagine, ma ha anche alcune funzionalità per la cache degli oggetti e il supporto CDN.
- WP Rocket: WP Rocket è un plugin premium che offre una vasta gamma di funzionalità di ottimizzazione delle prestazioni, inclusa una robusta cache delle pagine, la cache del database, la cache degli oggetti, la lazy loading delle immagini, la minificazione e il supporto CDN.
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