Ogni aggiornamento di WordPress porta con sé una serie di miglioramenti e aggiunte. In questo articolo, analizziamo il video di presentazione “Builder Basics: Goodbye Reusable Blocks—Hello Synced Patterns (and more)” dove viene spiegato il motivo del cambio di nome dei Reusable Blocks.
La versione 6.3 di WordPress verrà rilasciata l’8 Agosto. Come si vede sempre più spesso, Gutenberg continua ad essere sempre più integrato nel core di WordPress ed anche la veste grafica del lato amministrativa è destinata a cambiare notevolmente dei prossimi anni.
Sync Patterns
Vediamo di fare un indice degli spezzoni di video che reputo interessanti e aggiungere qualche commento dove necessario.
- 1:18 “Reusable blocks” ora sono chiamati “Sync Patterns” per standardizzare i nomi e non creare confusione. Se state utilizzando i blocchi riutilizzabili, continueranno a funzionare, semplicemente ora vengono chiamati in modo diverso e sono stati inseriti in una nuova sezione dell’editor
- 5:24 Cosa sono “Reusable blocks”? Spiegazione per chi non lo sapesse.
- 7:32 Nuova grafica nella fase di creazione di un blocco riutilizzabile con la possibilità di abilitare la sincronizzazione del blocco (ora chiamato “Sync Patterns”). Se la sincronizzazione è attiva, le modifiche fatte al blocco, verranno applicate a tutte le istanze del blocco.
- 9:57 in WordPress 6.4 potrebbe essere aggiunto una nuova tipologia di pattern: Partial Sync Pattern che permetterebbe di creare una pattern grafico riutilizzabile ma con contenuto personalizzabile. Su github è disponibile l’idea di funzionamento di questa nuova tipologia di pattern https://github.com/WordPress/gutenberg/issues/48458
- 14:52 finalmente i pattern creati, vengono salvati nella sezione dedicata ed anche i pattern riutilizzabili
- 21:54 Site Editor rivisto graficamente ma soprattutto è cambiata la navigazione ed alcune cose sono state spostate
- 26:50 possibilità di rinominare, duplicare ed eliminare i pattern creati precedentemente ma anche possibilità di filtrarli in base al tipo (sync o standard)
- Allo stato attuale, i pattern forniti dai temi non possono essere modificati all’interno dell’editor
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